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Italia - le bandiere


I T A L I A

le bandiere istituzionali

bandiera italiana
bandiera della Repubblica Italiana
Come per l'intero processo risorgimentale, anche l'origine della bandiera italiana è da ricercarsi nella Rivoluzione francese: con la presa della Bastiglia, i rivoluzionari scelsero il blu, il bianco e il rosso come loro colori-simbolo; quando poi attraverso le campagne di Napoleone la Rivoluzione 'contagerà' l'Europa intera, anche in Italia arriveranno questi tre colori.
Al tempo il popolo italiano non teneva molto in considerazione la bandiera: essa era solo il simbolo della dinastia regnante in quel momento, al massimo aveva una funzione militare, ma non era emblema del sentimento patriottico del popolo, al contrario di quanto avveniva per i francesi, tant'è vero che non conosciamo bene le dinamiche precise che portarono alla sostituzione del blu col verde.
Fu proprio in quegli anni che la bandiera assunse per gl'Italiani quel significato che ha ancora oggi: dopo la Restaurazione, infatti, chiunque venisse visto in giro con addosso coccarde o altri simboli tricolori era additato come un pericoloso rivoluzionario, così il bianco e il rosso divennero i simboli della rivoluzione intesa come sovranità per il popolo e libertà per la nazione.
E il verde? Il verde era il colore dellla speranza, della fiducia in un'Italia migliore. Inoltre era il colore delle uniformi della Guardia Civica milanese, ed essendo stato adottato dai miliziani italiani che combattevano al fianco di Napoleone, andò a rappresentare tutti coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Italia.
Inoltre per la Massoneria il verde era il colore della natura, quindi simboleggiava tanto i diritti naturali dell'uomo quanto il verde e florido paesaggio naturale italiano (questa interpretazione è tuttavia osteggiata da chi sostiene che la Massoneria, in quanto società segreta, non avesse abbastanza influenza sulla società per ispirare i colori nazionali).
bandiera italiana Savoia
bandiera Regno d'Italia
L'azzurro era il colore distintivo della famiglia Savoia: fu inserito nella bandiera del Regno d'Italia sul contorno dello stemma per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo; da allora è uno dei colori di riferimento e riconoscimento dell'Italia, ad esempio per le maglie sportive nazionali, pur non comparendo più nella bandiera della Repubblica Italiana. Questi quattro colori divennero presto i simboli di una rivolta che animava e univa ormai tutta l'Italia: il Risorgimento, e vennero disposti sulla bandiera italiana a tre bande verticali di eguali dimensioni (come recita l'articolo 12 della Costituzione) ispirandosi al modello della bandiera della Francia, per ribadire ancora una volta gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità. (Wikipedia)


stemma Repubblica italiana
stemma Repubblica Italiana
Un simbolo per la Repubblica - l'Emblema

Il 5 maggio 1948 l'Italia repubblicana ha il suo emblema, al termine di un percorso creativo durato ventiquattro mesi, due pubblici concorsi e un totale di 800 bozzetti, presentati da circa 500 cittadini, fra artisti e dilettanti. La vicenda ha inizio nell'ottobre del 1946, quando il Governo di De Gasperi istituì una apposita Commissione, presieduta da Ivanoe Bonomi, la quale percepì il futuro stemma come il frutto di un impegno corale, il più ampio possibile. Per questo, si decise di bandire un concorso nazionale aperto a tutti, basato su poche tracce: esclusione rigorosa dei simboli di partito, inserimento della stella d'Italia, "ispirazione dal senso della terra e dei comuni".
Ai primi cinque classificati sarebbe andato un premio di 10.000 lire (circa 320 € dell'anno 2020 [calcola]).
Dopo due concorsi risultò vincitore Paolo Paschetto, professore di ornato all'Istituto di Belle Arti di Roma dal 1914 al 1948, a cui si deve lo stemma attuale.

stemma Repubblica italiana
simboli

La lettura dell'Emblema
L'emblema della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale. Il ramo di quercia che chiude a destra l'emblema, incarna la forza e la dignità del popolo italiano. Entrambi, poi, sono espressione delle specie più tipiche del nostro patrimonio arboreo. La ruota dentata d'acciaio, simbolo dell'attività lavorativa, traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". La stella è uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico ed è sempre stata associata alla personificazione dell'Italia, sul cui capo essa splende raggiante. Così fu rappresentata nell'iconografia del Risorgimento e così comparve, fino al 1890, nel grande stemma del Regno unitario (il famoso stellone); la stella caratterizzò, poi, la prima onorificenza repubblicana della ricostruzione, la Stella della Solidarietà Italiana e ancora oggi indica l'appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese.



bandiera Presidente della Repubblica
stendardo presidenziale
Lo stendardo presidenziale
Lo stendardo presidenziale costituisce, nel nostro ordinamento militare e cerimoniale, il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato e segue perciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi spostamenti. Viene innalzato sulle automobili, sulle navi e sugli aeroplani che hanno a bordo il Presidente; all'esterno delle Prefetture, quando il Capo dello Stato visita una città; all'interno delle sale dove egli interviene ufficialmente. Il nuovo stendardo presidenziale, che si ispira alla bandiera della Repubblica Italiana del 1802-1805, vuole legare maggiormente l'insegna del Capo dello Stato al tricolore, sia come preciso richiamo storico del nostro Risorgimento, sia come simbolo dell'unità nazionale.
bandiera Repubblica Italiana 1802-1805
Repubblica Italiana 1802-1805
La sua forma quadrata e la bordatura d'azzurro simboleggiano le Forze Armate, di cui il Presidente della Repubblica è Capo. L'esemplare originale dello stendardo, qui riprodotto, è conservato nell'ufficio del Comandante del Reggimento Corazzieri.
La storia
Dopo la proclamazione della Repubblica, venne provvisoriamente adottata, quale insegna del Capo dello Stato, la bandiera nazionale. Soltanto nel 1965, su impulso del Ministero della Difesa, fu predisposto un progetto per l'adozione di uno specifico vessillo destinato al Capo dello Stato. Motivi di opportunità sconsigliarono la soluzione più naturale, il tricolore con l'emblema della Repubblica al centro: in quella foggia, infatti, lo stendardo poteva confondersi con l'insegna del Presidente degli Stati Uniti Messicani, che era anche la bandiera nazionale di quel Paese. (Wikipedia)

bandiera Primo Ministro
stendardo Presidente del Consiglio
Lo stendardo del Presidente del Consiglio
Lo stendardo del presidente del consiglio dei ministri italiano consiste in un drappo azzurro bordato da due bordi color oro al centro del quale campeggia l'Emblema della Repubblica Italiana. Lo stendardo dovrebbe essere esposto ad ogni impegno ufficiale del presidente e sui veicoli che lo trasportano, tuttavia non viene quasi mai usato. I colori principali sono il blu e l'oro da sempre considerati colori legati al comando.
bandiera del 1927, stendardo del Presidente del consiglio in epoca fascista
stendardo 1927
Fu introdotto per la prima volta nel 1927 da Benito Mussolini. Nella sua prima forma al centro del drappo compariva un Fascio littorio. Con l'avvento della repubblica lo stendardo ottenne la forma attuale.





bandiera italiana Marina militare
bandiera Marina Militare
Lo stemma della Marina Militare venne ideato nel 1939 dall'ammiraglio, nonché sottosegretario di Stato per la Marina, Domenico Cavagnari ed è composto da uno scudo diviso in quattro quarti, ognuno dei quali occupato dal blasone di una delle Repubbliche marinare (Amalfi, Genova, Pisa e Venezia): nel primo quarto, su sfondo rosso, il leone alato simbolo di San Marco che brandisce una spada, nel secondo quarto la croce rossa su fondo bianco di Genova, nel terzo quarto la croce bianca su fondo blu di Amalfi e, nell'ultimo quarto, la croce bianca su fondo rosso simbolo di Pisa, il tutto sormontato da una corona turrita e 'rostrata' che deriva dall'emblema che il Senato romano conferiva ai comandanti vincitori di battaglie navali.
Lo stemma venne istituito, nell'aprile del 1941, con regio decreto: comprendeva anche lo scudo sabaudo e due fasci littori. In seguito alla proclamazione della Repubblica la bandiera della Marina Militare, privata dello stemma sabaudo, coincideva con la bandiera nazionale che pertanto venne usata come insegna navale fino al 9 novembre 1947, quando con decreto legislativo n. 1305 venne adottata la nuova insegna navale. Il 29 novembre 1947 il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola approvò le modifiche allo stemma, portandolo alla forma attuale. Lo stemma viene utilizzato nella bandiera della Marina Militare che, secondo il decreto legislativo n. 275 del 29 novembre 1947, 'è costituita dal Tricolore italiano, caricato, al centro della banda bianca, dall'emblema araldico della Marina Militare, rappresentante in quattro parti gli stemmi delle Repubbliche marinare (Venezia, Pisa, Genova, Amalfi), e sormontata da una corona turrita e rostrata'. Sulla prua delle navi è collocato lo stellone d'Italia.
La Marina mercantile italiana utilizza una bandiera molto simile nel cui stemma, che non è sormontato dalla corona, il leone di San Marco regge il Vangelo e non una spada. (Wikipedia)

bandiera italiana Marina Civile
bandiera Marina Mercantile

La marina mercantile italiana rappresenta la flotta civile composta di navi mercantili, gestite dal Governo oppure dal settore privato, impegnata nel commercio e nel trasporto marittimo di merci. Alla marina mercantile compete il trasporto passeggeri e cargo in tempo di pace. In tempo di guerra, La marina mercantile presta ausilio alla Marina Militare e può essere chiamata ad effettuare il trasporto truppe e dare rifornimento ai militari.

medaglia d'oro valor militare Medaglia d'oro al valor militare
'Per l'eroico valore, la capacità e l'abnegazione dimostrate sui mari dai suoi equipaggi e per il sacrificio dei suoi uomini migliori e delle sue navi, nel corso di lungo aspro conflitto contro agguerriti avversari.'
Zona di operazioni, 10 giugno 1940 - maggio 1945.  (Wikipedia)