Comune di CARUNCHIO

E’ parte della Comunità montana Alto-Vastese. Il nome deriva dal termine dialettale col quale si indicava l'aratro e le origini di Carunchio risalgono al XII secolo, quando viene citato in una Bolla papale nella quale vengono confermati i confini della diocesi di Chieti. In seguito fu dei d'Avalos, dei baroni Marinelli e dei principi Caracciolo. Anticamente l'abitato fu in un'altra zona, forse in località Taverna, ma poi fu trasferito nell'odierno per via di incursioni saracene e slave.
Molto suggestivo è passeggiare per il suo centro storico caratterizzato da un piccolo borgo fortificato sviluppato ad anelli concentrici sfalsati che convergono nella parte più alta occupata dai palazzi fortificati Turdò e Castelli; ci sono poi anche altre attrattive molto interessanti da visitare di alto valore artistico e culturale. Meta ideale per gli amanti della natura e del benessere, il suo territorio è immerso in foreste di cerri, faggi e castagni e la sua posizione permette di poter godere di incantevoli panorami.
Per i buongustai è ottima la raccolta del tartufo e la Ventricina, considerato da alcuni il salume più buono d'Italia, protagonista della sagra del 10 ed 11 agosto, due giorni di degustazioni con stand enogastronomici, convegni nei quali si narra la storia e la produzione di questo alimento, e spettacoli vari. Da qualche anno è stata creata l'Accademia della Ventricina, di cui Carunchio è parte, volta a valorizzare e conservare questo prodotto tipico della cultura contadina.