subregione Valsugana

subregione
Valsugana
Regione:
Trentino Alto Adige
Capoluogo:
Borgo Valsugana
n°comuni:
35
perimetro:
200 km
superficie:
971 km2
superf. calcolata:
972,66 km2
abitanti (istat 2023):
83.953

mappa subregione VALSUGANA e dei singoli Comuni   

La Valsugana (in tedesco Suganertal; in dialetto mocheno Valzegu) è una valle del Trentino sud-orientale, confinante con le province di Vicenza e Belluno.

Dal punto di vista amministrativo, la Valsugana è suddivisa in due Comunità di valle, gli enti che si posizionano tra i comuni e la provincia. Esse sono: nella parte occidentale, la Comunità Alta Valsugana e Bersntol (con capoluogo amministrativo Pergine Valsugana), mentre, nella parte orientale, la Comunità Bassa Valsugana e Tesino (con capoluogo amministrativo Borgo Valsugana).

Il termine "Valsugana" deriva dal latino Vallis Ausuganea, ovvero "valle di Ausugum", antico nome del paese di Borgo Valsugana.

I dialetti parlati nella Valsugana sono di tipo veneto (il principale è il mocheno), riferibili al sottogruppo vicentino.

I 41 comuni del territorio si distribuiscono secondo lo schema seguente:

20 in Alta Valsugana e Bersntol

Baselga di Pinè - Bedollo - Bosentino - Calceranica al Lago - Caldonazzo - Centa San Nicolò - Civezzano - Fierozzo - Fornace - Frassilongo - Lavarone - Levico Terme - Luserna - Palù del Fersina - Pergine Valsugana - Sant‘Orsola Terme - Tenna - Vattaro - Vignola-Falesina - Vigolo Vattaro

21 in Bassa Valsugana e Tesino

Bieno - Borgo Valsugana - Carzano - Castello Tesino - Castelnuovo - Cinte Tesino - Grigno - Ivano-Fracena - Novaledo - Ospedaletto - Pieve Tesino - Roncegno - Ronchi Valsugana - Samone - Scurelle - Spera - Strigno - Telve - Telve di Sopra - Torcegno - Villa Agnedo

La Valsugana ha andamento ovest-est, segnato dallo scorrere del fiume Brenta.

A sud è delimitata dagli altopiani di Asiago, Folgaria e Lavarone, mentre a nord domina la catena del Lagorai; la sua estremità occidentale è prossima alla città di Trento e alla valle dell'Adige, mentre a est si incassa tra le montagne, restringendosi fra l'Altopiano di Asiago e il Monte Grappa e prendendo il nome di Canale di Brenta, e si apre poi nella Pianura padano-veneta nei pressi di Bassano del Grappa.

La geografia della valle, come detto, è dominata dallo scorrere del fiume Brenta, che nasce dai laghi di Levico e di Caldonazzo, e prosegue in direzione est, per poi sfociare nel mare Adriatico. Importante è anche il corso del torrente Fersina, che passando per Pergine Valsugana si getta poi nel fiume Adige nella città di Trento. Il bacino del Brenta è separato da quello del Fersina dalla sella di Pergine.

Dal punto di vista orografico, la vallata è racchiusa da due catene montuose: a nord dalla catena del Lagorai, che la separa dalla Valle di Fiemme; a sud dalla catena Cima XII-Ortigara, che la separa dalla Provincia di Vicenza.

Tra le valli laterali della Valsugana si ricordano la Valle dei Mocheni, la Val di Sella, la Val Campelle e l'Altopiano del Tesino.

La Bassa Valsugana, in particolare, è zona carsica, ricca di antri e grotte, come quella dell'Ernesto a Grigno, del Calgeron, di Castel Tesino e dell'Orso a Castel Tesino e quella della Bigonda.

A Levico Terme si produce l'acqua acidulo-ferruginosa ideale per curare le anemie.

I primi stanziamenti nella valle risalgono al V secolo a.C. dopo la scoperta di un villaggio appartenente ai Reti, un‘antica popolazione stanziata nelle Alpi centro-orientali nei pressi di Pergine.

Ai tempi dell'Impero Romano, lungo la Valsugana transitava la strada Claudia Augusta Altinate, un'importante via di comunicazione che collegava il porto sull'Adriatico di Altino con la città tedesca di Augusta.

Durante il medioevo la zona fu dominata dai Longobardi del Ducato di Trento e successivamente dai Franchi, per poi essere contesa dai conti del Tirolo e dal Principato vescovile di Trento. Tuttora presente la piccola comunità dei mocheni, famosa per l'economia ambulante El Ziro, per vendere batarìa (utensili domestici) in cambio di pochi schei (soldi).

Superato il Medioevo si insedia nella zona più orientale il dominio della Repubblica di Venezia.

La posizione strategica della Valsugana è attestata dalla presenza di numerosi castelli, tra i quali sono giunti fino a noi in ottime condizioni: castel Pergine, castel Telvana e castel Ivano.

In epoca più recente la Valsugana diventò sede di numerose tensioni internazionali: con il Trentino sotto il dominio dell'Impero austro-ungarico e il Veneto ceduto all'Italia alla fine della terza guerra di indipendenza (1866), il nuovo confine tra i due Stati si attestò all'inizio dell'abitato di Martincelli, una frazione di Grigno. Alla fine della Prima guerra mondiale (durante la quale la vallata fu sede di numerose battaglie), come tutta la provincia, anche la zona passò sotto il controllo italiano.

A testimonianza dell'impatto della Grande Guerra sulla valle vi è la presenza di numerosi forti militari: forte Vezzena, forte San Biagio, forte Tenna e forte Belvedere di Lavarone sono i più famosi e i meglio conservati.