subregione Vallagarina

subregione
Vallagarina
Regioni:
Trentino Alto Adige - Veneto
Capoluogo:
Rovereto
n°comuni:
20
perimetro:
210 km
superficie:
753 km2
superf. calcolata:
751,60 km2
abitanti (istat 2023):
98.909

mappa subregione VALLAGARINA e dei singoli Comuni   

Il nome Vallagarina o Val Lagarina (in tedesco Lagertal) definisce l'ultimo tratto, tra i monti, della valle attraversata dal fiume Adige. É la porta del Trentino che si apre alla pianura, anello di congiunzione tra territori e culture diverse, pianura e montagna, civiltà italiana e mitteleuropea.

Ci si trova nella valle attorno a Rovereto, centro principale e capoluogo della vallata, in un paesaggio di vini e castelli.

I comuni si distribuiscono tra la provincia di Trento (18)

Ala - Avio - Besenello - Brentonico - Calliano - Folgaria - Isera - Mori - Nogaredo - Nomi - Ronzo-Chienis - Rovereto - Pomarolo - Terragnolo - Trambileno - Vallarsa - Villa Lagarina - Volano

e la provincia di Verona (2)

Brentino Belluno - Dolcè

Il limite superiore della valle è fissato comunemente all'altezza dei "Murazzi", una strettoia poco a nord del paese di Besenello, circa 10 chilometri a sud di Trento; a nord di essa la valle prende il nome di Val d'Adige. Il limite inferiore è lo sbocco invece nella pianura Padana del fiume, presso la chiusa di Ceraino.

Come la Val d'Adige, anche la Vallagarina è di origine glaciale.

Dal punto di vista orografico, la valle separa le Prealpi Bresciane e Gardesane ad ovest dalle Prealpi Venete ad est. Essendo entrambi massicci prevalentemente calcarei, sono sovente presenti fenomeni carsici.

Nella parte nord della valle, in località Lavini di Marco, nei pressi di Rovereto, sono presenti i resti di dinosauri, risalenti al periodo Giurassico, più precisamente ad un lasso di tempo compreso tra i 190 e i 200 milioni di anni fa. La località, caratterizzata dalla presenza di enormi massi generati da un‘enorme frana preistorica, viene citata da Dante Alighieri nel canto XII dell‘inferno della Divina Commedia.

La presenza romana è attestata fin dal I secolo a.C., come dimostrano i resti del sito archeologico Covelo di Rio Malo ai Piccoli di Lavarone, costituito da una piccola grotta profonda che serviva come postazione per il controllo delle merci in transito.

Con l'avvento del Cristianesimo la valle fu inglobata nella diocesi di Trento. Dall'XI secolo, fino all'occupazione napoleonica, la valle rimase sotto il dominio del Principato vescovile di Trento.

Nel XVI secolo vi furono diversi tentativi di penetrazione militare, ed anche culturale, da parte della Repubblica di Venezia, che riuscì a conquistare Rovereto ed a mantenerne il possesso dal 1416 al 1509. La sconfitta nella battaglia di Calliano (nei pressi di Trento) del 1487 e nella successiva guerra del 1508-1509 posero fine alle ambizioni della Serenissima sul territorio e riconsegnarono ai vescovi di Trento il dominio sull'intera valle. Tuttora ogni anno a Calliano si commemora la battaglia, nella quale le truppe trentine, alleate ai conti del Tirolo, sconfissero i veneziani.

Nel XIX secolo, con la Restaurazione, la valle passò sotto il dominio austriaco, entrando a far parte della contea del Tirolo. Vi si sviluppò il movimento irredentista. Fu teatro di battaglie durante la Grande guerra, essendovi presenti numerosi forti costruiti dall'Impero Austroungarico per difendere i propri confini.

Al termine della guerra passò definitivamente all'Italia.